«Banksy sa interpretare lo spirito dei nostri tempi»
4 Gennaio 2024

Marco Trevisan, nel libro Banksy. Vita, opere e segreti di un artista ribelle (Diarkos ed.) ripercorre la biografia e l’attività artistica del più grande «street artist» impostosi sulla scena internazionale. Genio spregiudicato, dissacrante, utopista, Banksy (Bristol, 1974) si è affacciato alla ribalta, sotto copertura dell’anonimato, nei primi anni Novanta. Le sue opere, spiazzanti e provocatorie, portatrici di messaggi pacifisti, libertari, ecologisti, e replicate in innumerevoli varianti, continuano ancora oggi a sorprendere e inducono a riflettere.

 

Marco Trevisan, quale identità si cela dietro l’enigmatico Banksy? Che cosa sappiamo di certo della vita di questo artista di strada?
«Nel mio libro indosso i panni del segugio per tentare di svelare indizio dopo indizio, come in un giallo, l’identità di Banksy, fino a sostenere e a dimostrare che Banksy è Robin Gunningham. Già alcuni giornalisti britannici nel 2006 erano arrivati a questa conclusione, attraverso una serie di interviste a parenti e persone che lo hanno conosciuto. Senza contare l’ulteriore conferma giunta da una équipe di esperti della Queen Mary University di Londra che si è messa sulle sue tracce, ricorrendo a una speciale tecnica in uso nella criminologia più avanzata, quella della "profilazione geografica". Ma la prova diretta, e dunque definitiva, ci è arrivata di recente nientemeno che da un atto giudiziario notificato a Banksy / Rob Gunningham, citato a comparire in tribunale per un caso di diffamazione. Certo, Banksy si è servito dell’anonimato per costruire attorno alla sua figura l’aura un po’ leggendaria del "personaggio".

Di quale tecnica si avvale Banksy per realizzare i suoi lavori? Quale effetto mira a ottenere?
«Banksy ha iniziato la sua parabola artistica nei primi anni Novanta, quando poco più che ventenne si è affacciato sulla scena underground di Bristol come artista di graffiti a mano libera, e in seguito ha trovato la sua personale cifra stilistica nell’uso degli stencil, una tecnica che consente realizzazioni figurative veloci. Banksy non ha realizzato solo vignette satiriche sui muri delle città, ma anche sculture, mostre tematiche e itineranti, opere di arte performativa. All’inizio lavorava quasi sempre da solo, ma poi, soprattutto per la realizzazione delle sculture, delle installazioni e degli animatronic, ha dovuto appoggiarsi a uno staff di collaboratori».

Intervista completa al link: https://www.cdt.ch/societa/banksy-sa-interpretare-lo-spirito-dei-nostri-tempi-338759