MAGAZZINO JAZZ - Recensione Il dizionario del Jazz di Guido Michelone
10 Dicembre 2023

Guido Michelone, Il dizionario del jazz, Diarkos Editore, 2023.

La manualistica jazz ha vissuto per decenni su pochissimi testi, poi gli ultimi venti venticinque anni in Italia hanno visto esplodere il genere e adesso la scelta sullo scaffale è notevole. Serve qualcosa di originale…Questo nuovo lavoro di Guido Michelone parte dalle nuove tecnologie di ascolto della musica -che smaterializzandola hanno reso obsoleto il concetto di album- e propone una storia del jazz imperniata su una analisi brano per brano. Si tratta di una modalità che per quanto riguarda il jazz implica un ritorno al passato, poiché il primo mezzo di diffusione di massa di questa musica fu il vecchio disco a 78 giri che ospitava un solo brano per lato. L’occasione per mescolare le carte è ghiotta e Michelone ne approfitta per cambiare prospettiva: finisce la storia del disco, ritorna quella del singolo brano che si ascolta in streaming o si scarica dai social. In sintonia con un pubblico più giovane, magari al primo approccio verso questo genere, il volume propone elenchi di capolavori da ascoltare assolutamente, un florilegio di citazioni, una cronologia succinta ma precisa e poi il nucleo centrale del volume: “le trenta voci, disposte alfabeticamente, riguardano altrettanti tipi di jazz esistenti dal 1910 al 1980”. Le schede tengono conto di stili classici e codificati come bebop, jazz-rock, hot, soul jazz, swing, ma raccontano anche percorsi più originali come quello della Musica Totale (una vecchia idea di Giorgio Gaslini), il Jap-jazz (il jazz giapponese), il latin o il vocalese. Il libro contiene anche curiosità, stimoli per i novizi e una parte dedicata al cinema jazz. Quest’ultima in particolare contiene una interessante sezione che elenca ben 130 pellicole che hanno a che fare con il jazz ordinate cronologicamente dal 1917 al 1980. Un modo per scoprire oscuri frammenti di cinema dal puro valore antiquario o per rivedere invece autori importanti come Amico, Preminger, Malle, Cassavetes… Vezzoso, ma certamente al passo con i tempi e unico nel suo genere, il capitolo dedicato alla moda nel jazz che racconta 30 abiti, copricapi, accessori di questa musica. La storia del jazz passa anche per i cambiamenti “di costume” (e non in senso lato!) dal tuxedo al dashiki. Riassumendo: in questo volume c’è materiale in abbondanza per i neofiti, organizzato in maniera inedita e stimolante ma anche gli appassionati di vecchia data possono trovare spigolature inedite. Ottima la veste editoriale proposta da Diarkos.

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