L’avvincente storia dell’“Uomo d’acciaio” nell’ultimo libro di Fausto Narducci edito da Diarkos su La Voce a pag. 17 del 28/03/2021
28 Marzo 2021

Mike Tyson, ascesa e caduta di un campione

“Iron Mike”, “The Baddest Man on the Planet”, “Kid Dynamite” e “King Kong” sono solo alcuni dei soprannomi assegnati a Mike Tyson (Brooklin - New York, 1966) considerato uno dei migliori pesi massimi nella storia del pugilato, detentore del record, tuttora imbattuto, di “più giovane campione del mondo dei pesi massimi” conquistato nel 1986 all’età di 20 anni mettendo KO Trevor Berbick. Ma la “fama” di Tyson è dovuta forse, più che alle sue vittorie e sconfitte sul ring, ai suoi comportamenti dentro e fuori l’attività agonistica. Fausto Narducci, caporedattore della “Gazzetta dello Sport” che ne ha seguito da giornalista tutta la carriera, nel suo ultimo libro “Mike Tyson. The Baddest Man on the Planet” (Diarkos Editore, pag. 249, Euro 18,00) scrive che Tyson nell’immaginario collettivo “è diventato un modo di essere, uno stato mentale e fisico, un sinonimo di violenza gratuita fine a se stessa...

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