Autore STEFANO FANTACONE

Titolo INFLAZIONE.IL TARLO CHE ERODE IL NOSTRO POTERE D'ACQUISTO

Collana ECONOMIE

Argomento SAGGISTICA

Uscita in libreria

PROSSIMA USCITA

Pagine 244

Prezzo 16.00

Formato 14.00x21.00 cm

Legatura brossura con alette

EAN 9788836162413

INFLAZIONE.IL TARLO CHE ERODE IL NOSTRO POTERE D'ACQUISTO

Cos’è l’inflazione? Da cosa è provocata? È destinata a rimanere?

Con una proposta per preservare il potere d’acquisto delle famiglie italiane

 

L’inflazione è tornata. Di lei ci eravamo dimenticati, viziati dalla globalizzazione che riduce il prezzo dei beni, incantati dalla concorrenza che abbassa il costo dei servizi e distratti da una situazione geopolitica che ha bloccato per molti anni i prezzi dell’energia. La sorpresa ci riporta in un mondo di qualche decennio fa, quello degli anni Settanta, quando titoli di giornali e discussioni di politica economica erano dominati dalla ricerca di soluzioni capaci di bloccare il continuo aumento dell’inflazione e di preservare il potere d’acquisto delle famiglie. Fu una lotta alfine coronata da successo, ma che comportò elevatissimi costi sociali in termini di aumento della disoccupazione e di prolungato rallentamento delle dinamiche di crescita.

Ma l’inflazione di oggi può essere davvero confrontata con quella di cinquant’anni fa? Dove sono i tratti comuni e quali invece le differenze strutturali che occorre considerare? E gli strumenti di contrasto sono oggi gli stessi di allora? Occorreranno infine gli stessi tempi lunghi di allora per frenare l’emergenza prezzi?

Il libro risponde a queste domande analizzando innanzitutto i tratti e le origini dell’inflazione odierna, evidenziandone la sua rapida accelerazione, chiarendo in quale misura lo shock energetico ne sia responsabile, ma anche sottolineando il carattere fortemente regressivo che essa sta assumendo, con un amento dei prezzi che risulta tanto più elevati tanto più bassi sono i redditi percepiti.

Non più dunque un vizio italiano, come fu negli anni Settanta, ma un aspetto comune all’intera economia europea e che per questo dovrebbe trovare una risposta comune e solidale.

L’ultima parte del volume si concentra infine su una proposta volta a tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni e che, sulla base dell’esperienza passata, possa preservare l’Italia da un diffuso aumento della disoccupazione e da un prolungato abbassamento della capacità di spesa delle famiglie.”